Gli Ardeidi sono un gruppo di uccelli trampolieri caratterizzati da zampe e collo molto lunghi, coda corta e robusto becco a forma di pugnale. Le dimensioni possono essere da medie a grandi, fino a oltre il metro di altezza. Durante il volo sono facilmente distinguibili dalle gru e dalle cicogne perché, al contrario di queste, non tengono il collo teso ma ritratto nella tipica posizione a “S”; le ali durante il volo sono molto flessibili e non danno l’impressione di essere tese. Nel nostro territorio vicentino sono presenti 10 specie, di cui 7 risultano nidificanti nelle garzaie.
Airone cenerino
Con i suoi 102 centimetri di altezza e un’apertura alare di 175 centimetri, l’airone cenerino (Ardea cinerea) è il più grande degli Ardeidi della fauna italiana. Come intuibile dal nome, è prevalentemente grigio: il dorso è completamente grigio, mentre le parti ventrali sono bianco-grigiastre, le zampe e il becco sono lunghi e di colore giallo-grigiastro; quest’ultimo durante il periodo riproduttivo diventa arancione. I lati della testa sono attraversati da una striscia di piume nere che va fino alla nuca e dipartono in una lunga e stretta penna che scivola elegantemente lungo la nuca stessa. Solitamente sedentario, gli esemplari che nidificano nel nord Europa possono compiere migrazioni verso l’area mediterranea. Attivo sia di giorno che di notte, si nutre principalmente di pesci e altri piccoli vertebrati come anfibi, rettili, micromammiferi (ma riesce a catturare anche mammiferi delle dimensioni di una lepre) e anche di pulli di altri uccelli.
Airone rosso
L’airone rosso (Ardea purpurea) è un ardeide di grandi dimensioni che viene spesso confuso con l’airone cenerino. Alto fino a 90 centimetri, con un’apertura alare di 138 centimetri, a prima vista si presenta abbastanza scuro. Il dorso è grigio scuro, con penne dorsali lunghe e rossicce, petto castano con striature nere. Il capo e il collo sono sottili e dalla nuca parte un lungo ciuffo di penne nere; il lungo becco è appuntito e di colore giallognolo. Da posato è riconoscibile dall’airone cenerino per l’avere collo, testa e becco più sottili, inoltre tende a tenere il becco costantemente rivolto verso l’alto. Migratore, sverna nel sud dell’Europa e in Africa. Attivo principalmente nelle ore crepuscolari, si nutre prevalentemente di pesci, anfibi, rettili, micromammiferi e invertebrati.
Airone bianco maggiore
L’airone bianco maggiore (Ardea alba) è un ardeide dalla livrea completamente bianca, alto fino a 1 metro e con un’apertura alare di 170 centimetri. Il becco è dritto, a forma di pugnale, di colore giallo tranne durante la stagione riproduttiva, quando diventa nero. Anche le zampe sono nere. Migratore a corto raggio, nel nostro territorio è svernante, ma si possono trovare anche giovani individui estivanti. Attivo di giorno, si nutre di pesci, piccoli mammiferi e insetti che caccia sia in acqua che nei campi.
Garzetta
La garzetta (Egretta garzetta) è un ardeide di medie dimensioni, alto fino 65 centimetri e con un’apertura alare di 106 centimetri. Di colore bianco, il lungo becco è di colore nero e le zampe sono nere con caratteristiche dita gialle (è facile da riconoscere: l’airone con i calzini!). Durante il periodo riproduttivo la base del becco diventa azzurra, cresce una lunga cresta cadente sulla nuca e si sviluppano lunghe e soffici penne scapolari dette “egrette”. La garzetta è un uccello stanziale o migratore di corto raggio. Prevalentemente diurna, si nutre perlopiù di pesci, ma la si può vedere anche nei campi per cibarsi di invertebrati.
Airone schistaceo
L’airone schistaceo (Egretta gularis) è un ardeide di origine africana e asiatica. Alto fino a 68 centimetri e con un’apertura alare di 112 centimetri, può presentare due forme di colorazione ben distinte: una grigio ardesia con gola bianca e una completamente bianca. Nella seconda colorazione risulta molto simile alla garzetta, dalla quale si distingue per avere il becco più lungo, leggermente più spesso alla base e con una leggera curvatura verso il basso. Negli ultimi decenni le segnalazioni per l’Europa stanno aumentando, sia come esemplari puri che come ibridi con garzetta. Diurno, si nutre prevalentemente di pesci e invertebrati.
Airone guardabuoi
L’airone guardabuoi (Bubulcus ibis) è un ardeide di dimensioni medio-piccole: può raggiungere i 52 centimetri di altezza, con un’apertura alare di 95 centimetri. Dal piumaggio completamente bianco, il becco e le zampe sono di colore giallastro. Durante il periodo riproduttivo il vertice, il petto e il piumaggio assumono una colorazione aranciata, mentre il becco e le zampe diventano arancioni. Migratore di corto raggio, crea dormitori comuni in cui si possono contare anche 1.500 esemplari. Diurno, spesso lo si può vedere mentre segue le mandrie nutrendosi degli insetti che queste smuovono, comportamente da cui deriva il suo nome. Lo si può vedere spesso seguire le operazioni agricole in gruppi anche molto numerosi per approfittare degli insetti portati allo scoperto dai macchinari.
Nitticora
La nitticora (Nycticorax nycticorax) è un ardeide dall’aspetto tozzo e con zampe corte. Di medie dimensioni, può raggiungere i 65 centimetri di altezza con un’apertura alare di 100 centimetri. Le parti inferiori sono bianche, mentre il vertice, le spalle e il piumaggio sono di colore nero lucido, gli occhi rossi. Dalla nuca partono tre lunghe penne bianche. Il becco è grigio scuro, mentre le zampe sono di colore giallo pallido. Le parti superiori dei giovani sono bruno scuro macchiettate di bianco e le parti inferiori grigiastre con striature scure. Estivante e nidificante, migra nell’Africa tropicale per svernare, anche se qualche esemplare può restare in Italia. Notturna, il proprio nome in latino (Nycticorax) significa proprio “corvo della notte”. Si nutre di pesci, micromammiferi e invertebrati.
Tarabuso
Il tarabuso (Botaurus stellaris) è un ardeide di dimensioni medio-grandi e dall’aspetto compatto e robusto; può raggiungere gli 81 centimetri di altezza e un’apertura alare di 130 centimetri. Le parti superiori sono di colore fulvo-dorato fittamente macchiettato di nero, i lati di corpo e collo sono bruni, mentre le parti inferiori sono di colore fulvo pallido, con lunghe strie bruno-rossicce. Il becco è giallo verdognolo e le zampe color verde pallido. Specie tipica del canneto, è molto difficile da scorgere, essendo molto mimetico. Se allarmato può accentuare il suo mimetismo immobilizzandosi e tenendo collo e testa protesi verso l’alto, fingendosi una canna; la sua presenza è quindi strettamente legata a quella del canneto. Il suo genere in latino (Botaurus) rimanda al bue e al toro, essendo il suo verso simile a un muggito. Prevalentemente notturno, si nutre di pesci, micromammiferi, uccelli e invertebrati.
Tarabusino
Il tarabusino (Ixobrychus minutus) è il più piccolo ardeide della nostra fauna, essendo alto al massimo 38 centimetri con un’apertura alare di 58 centimetri. Il tarabusino è l’unica specie di airone che mostra spiccato dimorfismo sessuale. Il maschio presenta vertice e parti superiori del corpo di colore nero cangiante, così come le ali, con un’evidente macchia fulva. Il becco è giallo e le zampe sono verdi. Nella femmina le parti nere del maschio sono marroni e la colorazione è in generale meno brillante. I giovani assomigliano alla femmina, ma il dorso e la macchia alare sono striati. Estivante e nidificante, sverna in Africa. Crepuscolare e notturno, si nutre principalmente di insetti e piccoli vertebrati. Anche la sua presenza è fortemente legata a quella del canneto, importantissimo habitat essenziale per molte specie animali. Nel Vicentino è possibile osservarlo al Lago di Fimon, al Lago di San Germano dei Berici e lungo l’Astico al Ponte di Lupia.
Sgarza ciuffetto
La sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) è un piccolo ardeide di aspetto tozzo che può raggiungere i 49 centimetri di altezza e un’apertura alare di 86 centimetri. Presenta parti superiori fulve con groppone e schiena bianchi, mentre le parti inferiori sono bianche. Il becco, verde pallido alla base, mostra una punta nera; le zampe sono di colore verde-giallognolo. Durante la stagione riproduttiva il becco diventa di colore bluastro, sempre con punta nera, mentre il capo e i lati del collo assumono una colorazione giallastra e dalla testa partono lunghe penne striate di fulvo e nero (il “ciuffetto”!). Le ali sono sempre completamente bianche. I giovani sono biancastri e beige, con striature scure sul collo e sulla testa. Estivante e nidificante, sverna in Africa. Crepuscolare e notturna, si nutre di pesci, anfibi e invertebrati ed è facile vederla catturare libellule camminando elegantemente sulle ninfee. Il suo particolare verso (“squack”!) le ha conferito il suo nome inglese di “squacco heron”.
Testo di Marco Vicariotto e Jessica Peruzzo
Foto di Marco Vicariotto, Jessica Peruzzo e Piero Rasia
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