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Gli ungulati del territorio vicentino - I Cervidi

Gli ungulati sono un gruppo di mammiferi così denominati perché poggiano tutto il proprio peso corporeo sulla punta delle dita, che sono dotate di unghie molto robuste sviluppate, gli zoccoli, facendoli letteralmente camminare sulla punta delle dita. Gli ungulati presenti allo stato brado nel nostro territorio sono tutti Artiodattili e si suddividono in tre famiglie: Cervidae, Bovidae e Suidae.


I Cervidi sono caratterizzati dalla presenza di un palco caduco che cresce esclusivamente nei maschi (l'unica eccezione è rappresentata dalla renna). Il palco si sviluppa da uno strato di pelle riccamente vascolarizzata, il cosiddetto velluto, che cresce su uno stelo osseo posto sulla regione frontale del cranio. Una volta arrivati al loro pieno sviluppo, i palchi si ossificano e gli esemplari iniziano a perdere questo velluto. I Cervidi sono ruminanti, quindi possono brucare ingenti quantità di cibo nelle radure per poi andare a masticare con calma in zone più tranquille e meno esposte ai possibili predatori.


Nel nostro territorio sono presenti tre specie: il Capriolo, il Cervo nobile e il Daino. La loro altezza al garrese (il punto più alto del dorso misurato all’altezza della spalla) varia dai 77 cm di un capriolo ai 150 del cervo, mentre il peso può oscillare dai 10 kg del capriolo ai 250 kg del cervo.

Il Capriolo (Capreolus capreolus) è il più piccolo e più diffuso dei Cervidi presenti nel nostro territorio vicentino. Presenta un palco ridotto, solitamente con tre punte per asta.

Il Cervo nobile (Cervus elaphus) si sta diffondendo a partire dalle zone montuose, ma sta prendendo piede anche nelle zone collinari. Il suo palco è imponente, può avere fino a 7 e più punte per ramo raggiungendo i 70-130 cm di lunghezza, il peso medio del palco è di 4-6 kg ma può arrivare, in casi eccezionali, fino a 20 kg.

Il Daino (Dama dama), originario dei paesi asiatici, è presente esclusivamente in alcune zone dei Colli Berici. Utilizzato come animale da bellezza in ville e giardini, deve la sua presenza a fughe accidentali. Il palco degli esemplari adulti è caratterizzato dalla tipica forma a pala e le sue dimensioni sono intermedie tra le due specie precedenti.


Testo di M. Vicariotto, foto di M. Vicariotto e J. Peruzzo




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